GIUSEPPINA
Dall'ebraico yosephiah = Dio aggiunga, Giuseppe è il figlio di Giacobbe e Rachele venduto dai fratelli agli Ismaeliti. Ottimo interprete dei sogni è passato alla storia per la profezia della carestia egizia dedotta dalle sette vacche grasse e dalle sette magre apparse in sogno al Faraone. Il nome di Giuseppe è piaciuto a decine, centinaia di generazioni e si è diffuso velocemente invadendo praticamente mezzo mondo. Lo hanno adottato i cristiani assecondando il culto di S. Giuseppe, onorato il 19 marzo, padre adottivo di Cristo e patrono del falegnami e dei papà. La via laica invece, sensibile ai nomi di re e imperatori, di patrioti e rivoluzionari ha prediletto Giuseppe rivivendovi a seconda dell'epoca la figura dell'imperatore d'Austria, Francesco Giuseppe, di G. Parini, di G. Mazzini, perchè no, anche di G. Garibaldi o di G. Stalin. Diminutivi e varianti poi ce ne sono per tutti i gusti: Joey, Joseph, Josef, Josè, Josip, Pepito al maschile; Josette, Josie, Jossy, Jo, Giosy, Giusy, Giosiana, Pepèe, Josepha.
Semplice, ingenuo, onesto e perseverante Giuseppe cade di sovente preda di qualche ingannevole maliarda. Peccato davvero perchè, così tranquillo e riservato, per nulla libertino, meriterebbe di meglio! L'essere lento, pratico, riflessivo non gli impedisce infatti di vivere un'intensa vita interiore. Poco passionale ma devoto in amore. Più comune ma dolce, simpatica e amabile appare Giuseppina. Grattando un po' la vernice superficiale salta fuori però una certa indolenza unita a una buona dose di vanità, ostinazione, capacità di fingere. Propensione per le professioni a carattere sociale.
L'8, numero di Saturno influenza il tranquillo Giuseppe; il marziano nove la più focosa Giuseppina. Giorni fortunati rispettivamente: sabato e martedì; colori: grigio scuro e rosso fuoco. I talismani: per lui onice, piombo, profumo di pino; ferro, diaspro rosso e sandalo per lei.
S.Giuseppe 19 marzo
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