ORSO
Orso, rarissimo al maschile, si trasforma al femminile nel più comune Orsola. Il derivato da un soprannome molto diffuso nell'età imperiale è stato diffuso dal culto di ben otto santi. In particolare al femminile è celebrata S. Orsola, festa 21 ottobre, leggendaria martire, forse ragazzina di appena otto anni, con undici compagne (e non undicimila come il trattino al di sopra delle cifre romane lascerebbe presupporre). S. Orso è invece ricordato il 13 aprile. Tra le varianti: Ursus, Orsino, Orseolo al maschile; Ursula, Orsina, Orsolina, Orsella e il nordico diminutivo Ulla al femminile. Da considerare anche la forma anglosassone Orson.
Pratico, razionale, calcolatore Orso è un individuo capace di ponderare e risparmiare. Desidera più di ogni altra cosa la stabilità, la solidità di una famiglia a lui devota, di un appartamento di proprietà e magari di un discreto conto in banca. Carente di diplomazia può però trasformarsi in un individuo aggressivo e irascibile ogni volta che qualcuno attenti a questi ideali. Ombrosa, diffidente, selvatica come una vera orsacchiotto, Orsola, parca di gesti e parole, preferisce di gran lunga la solitudine alla compagnia. Tuttavia, essendo altruista, si preoccupa per gli altri impegnandosi a fondo per la giustizia sociale. Misticismo, religiosità, interessi per l'archeologia e la matematica.
Numero 4 per Orso, il saturnino 8, invece, per Orsola. Giorni favorevoli rispettivamente domenica e sabato. Fra i colori: tutte le tonalità del giallo per lui, del bruno per lei. Oltre all'immancabile orsetto di pelouche, valido per entrambi, Orso preferirà l'oro, la celidonia e la noce moscata; Orsola la lignite, rametti di pino e muschio che le ricordino i boschi, un piombino. Uno zaffiro scuro e una foglia di fico, di influsso gioviano contribuiranno tuttavia a renderla un po' più socievole, il che non guasterebbe.
S.Orso 13 aprile S.Orsola 21ottobre
latino