Lo svezzamento, o divezzamento, è l’introduzione graduale nella dieta del bambino tutti gli alimenti diversi dal latte materno come cereali, veget
ali, lattic
ini, carne, frutta… La tempestiva introduzione di altri alimenti durante l’infanzia è necessaria sia dal punto di vista nutrizionale e di sviluppo, sia per consentire il passaggio dall’alimentazione esclusivamente a base di latte ad una di alimenti consumati normalmente in famiglia. A circa 6 mesi il latte materno (o formulato) diventa insufficiente per soddisfare i requisiti di energia, proteine, ferro, zinco ed alcune vitamine.
Lo scopo dello svezzamento è quindi quella di aumentare l’apporto calorico, di proteine, di acidi grassi essenziali, di micronutrienti come ferro e zinco e vitamine.
Ma quali sono i dubbi delle mamme a proposito dello svezzamento? Abbiamo chiesto al dottor Emmanuele Giglio e alla dottoressa Paola Manzoni, dietisti di mamma.it, di rispondere alle domande più frequenti che ci avete inviato.
Quando iniziare lo svezzamento? Il Comitato dell’ European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition ritiene che la funzione gastrointestinale e renale sia sufficientemente matura a circa 4 mesi di età, consentendo ai neonati di elaborare alcuni alimenti complementari, e che vi è un intervallo di età nella quale i bambini acquisiscono le abilità motorie necessarie per far fronte all’ alimentazione con sicurezza. Lo svezzamento non dovrebbe quindi iniziare prima della diciassettesima settimana del bambino e non oltre la ventiseiesima settimana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia comunque l’allattamento esclusivo fino al sesto mese compiuto del neonato e di mantenere il latte materno (o formulato) come alimento principale sino all’anno di età.
Quando introdurre gli alimenti allergizzanti? Non ci sono prove scientifiche convincenti che dimostrino che l’introduzione dei cibi più allergenici, quali uovo e pesce, in una fase più avanzata dello sia correlata a un diverso rischio di sviluppare allergia. Gli alimenti andrebbero però introdotti gradualmente, uno alla volta, a distanza di circa una settimana in modo da notare l’insorgenza di eventuali intolleranze.
Quando introdurre il glutine? L’introduzione del glutine può essere fatta sin dall’inizio dello svezzamento, è meglio però evitare sia una introduzione precoce sia una introduzione tardiva (dopo il settimo mese). Il glutine deve essere introdotto progressivamente per ridurre i rischi di sviluppare la malattia celiaca, diabete mellito di tipo 1 e allergia al frumento.
Quando si può introdurre il latte vaccino? Il latte vaccino è un alimento con una modesta concentrazione di ferro rispetto a quello materno (o in formula). Per questo motivo non dovrebbe essere utilizzato come bevanda principale prima di 12 mesi. Tuttavia piccole quantità possono essere assunte insieme agli altri alimenti o utilizzateo in cucina, tenendo in considerazione anche le abitudini alimentari della famiglia.
Un consiglio per le mamme vegane o vegetariane? Le mamme vegane o vegetariane che allattano devono stare attente a bilanciare e integrare correttamente il loro regime alimentare per evitare che si sviluppino carenze nutrizionali nel bambino con significative possibilità di ritardi nella crescita e nello sviluppo. Attenzione che dovranno porre anche successivamente se intendono far adottare al bambino lo stesso regime dietetico privo di alimenti di origine animale.