Allergie alimentari

Mentre l’asma bronchiale può talvolta fare la sua comparsa durante la gravidanza (ma più frequentemente dopo la gravidanza) in seguito al cambiamento ormonale e immunitario che lo stato di gravidanza comporta, raramente l’allergia alimentare fa la sua comparsa durante la gravidanza.
Ciò nonostante alcune pazienti allergiche ai pollini (pollinosiche) possono riferire la comparsa di prurito, sul palato e sulla mucosa orale con edema della lingua e della mucosa in seguito all’ingestione di frutta o verdura fresca.
La comparsa di una Sindrome Orale Allergica, è dovuta al fatto che frutta e verdura condividono alcuni allergeni quali la profillina, pressoché ubiquitari nel mondo vegetale, con i pollini.
La prevenzione consiste nell’evitare l’assunzione dell’alimento responsabile per tutto il periodo della gravidanza.
Le allergie alimentari esordiscono di solito in maniera insidiosa, con sintomi cutanei sfumati, quali prurito, orticaria a piccole bolle, che sui accentuano sotto determinate condizioni (sforzi fisici, stress, assunzione di farmaci gastrolesivi come l’aspirina) ma possono arrivare a quadri di anafilassi sistemica.
Un altra allergia alimentare molto più rischiosa per le implicazioni che essa comporta è l’allergia alla banana, alla castagna ed ai frutti esotici (mango, papaya).
La comparsa di un’allergia alimentare verso tali frutti è infatti la spia di una sensibilizzazione allergica al Lattice della Gomma.
Il Lattice della gomma è un potente allergene che dato il vasto impiego che tale sostanza trova in prodotti e manufatti utilizzati quotidianamente, rappresenta un allergene pressoché ubiquitario. Se poi si considera che in Ospedale il Lattice della Gomma trova il suo utilizzo in ben 40.000 diversi prodotti, manufatti e macchinari (dai guanti per esplorazione ginecologica ai tubi e palloni rianimatori) ci si rende conto dell’entità del problema.
Alcuni Ospedali stanno infatti attrezzando percorsi diagnostici “latex-free” per questi pazienti.
Laddove esista il sospetto diagnostico di un’allergia al lattice della gomma, essa va confermata al più presto mediante gli specifici esami sul sangue e tests allergologici in vivo.
L’essere state sottoposte in precedenza a numerose procedure chirurgiche, dovute ad altre patologie (malformazioni, interventi correttivi, ecc..) costituisce inoltre un fattore di rischio per lo sviluppo di un’allergia al lattice della gomma.
Poiché il lattice della gomma è considerato un allergene “potente” l’esecuzione delle prove allergiche cutanee andrà valutato caso per caso, in un ambiente protetto quale un presidio ospedaliero, come nell’allergia al Veleno di Imenotteri.

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